di Lorenzo Brenna
In Inghilterra si sperimenta un nuovo tipo di autobus che potrebbe rendere il trasporto pubblico del Regno Unito più sostenibile.
Scarti alimentari e deiezioni umane sono cose decisamente disgustose, eppure potrebbero rappresentare il futuro del trasporto green. La dimostrazione arriva dall’Inghilterra dove è nato il Bio-Bus, autobus da 40 posti che utilizza biometano come combustibile e che collega la cittadina di Bath con l’aeroporto di Bristol.
In Inghilterra si sperimenta un nuovo tipo di autobus che potrebbe rendere il trasporto pubblico del Regno Unito più sostenibile.
Scarti alimentari e deiezioni umane sono cose decisamente disgustose, eppure potrebbero rappresentare il futuro del trasporto green. La dimostrazione arriva dall’Inghilterra dove è nato il Bio-Bus, autobus da 40 posti che utilizza biometano come combustibile e che collega la cittadina di Bath con l’aeroporto di Bristol.
Il biometano utilizzato dal Bio-Bus è generato dalle feci recuperate
dalle fogne e dagli scarti dell’industria alimentare, questi rifiuti
organici vengono trasformati in metano e CO2 all’interno di speciali
vasche di fermentazione, grazie alla collaborazione di batteri
anaerobici. “Questo autobus dimostra chiaramente che la cacca e gli
scarti alimentari sono risorse preziose – ha dichiarato Charlotte
Morton, amministratore delegato delle Anaerobic Digestion &
Bioresources Association. – Il cibo che non è adatto al consumo umano
deve essere raccolto e riciclato attraverso la digestione anaerobica in
biogas, non sprecato in discariche o inceneritori”.
Il carburante impiegato dal Bio-Bus viene prodotto da Geneco, l’azienda che porta avanti il progetto e che produce oltre 17 milioni di metri cubi di biometano all’anno. Grazie agli scarti prodotti da ciascuno di noi in un anno, secondo le statistiche dei ricercatori, è possibile ricavare il combustibile necessario per far percorrere a un autobus circa 30 chilometri.
Il carburante impiegato dal Bio-Bus viene prodotto da Geneco, l’azienda che porta avanti il progetto e che produce oltre 17 milioni di metri cubi di biometano all’anno. Grazie agli scarti prodotti da ciascuno di noi in un anno, secondo le statistiche dei ricercatori, è possibile ricavare il combustibile necessario per far percorrere a un autobus circa 30 chilometri.
«Il biometano di origine umana può soddisfare il 10 per cento delle necessità energetiche complessive del Regno Unito – ha spiegato Charlotte Morton – l’autobus dimostra che anche quello che c’è nelle nostre fogne e nelle nostre pattumiere può trasformarsi in una risorsa importante per l’ambiente e per il portafogli». Una mobilità più sostenibile e un’aria più pulita passano quindi anche dai nostri avanzi e dal nostro gabinetto.
Fonte www.lifegate.it
Tratto da: sapereeundovere
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