Ma di chi stiamo parlando? Di uno dei maggiori scienziati italiani, Roberto Burioni, il massimo esponente dello schiermaento Pro Vaccini. L’unico – con pochi altri colleghi scienziati – che ha diritto a parlarne: tutto il resto è popolo bue, ignorante e arrogante. Monnezza.
UN MASSONE ILLUMINATO PRO VAX
Ricostruiamo il giallo a tinte massoniche. Da qualche mese circola in rete, tra i blog, la notizia che Burioni è un massone. Anche il sito de il Fatto ha dedicato qualche riga alla vicenda.
Stefano Montanari. In apertura Roberto Burioni e, a sinistra, la copertina dell'elenco Massoni pubblicato dalla Voce nel 2008
Stefano Montanari. In apertura Roberto Burioni e, a sinistra, la copertina dell’elenco Massoni pubblicato dalla Voce nel 2008
Uno dei più accesi medici anti-vax, Stefano Montanari, in un intervento via blog del 23 aprile scorso parla di “Burioni massone illuminato”.
Dopo qualche settimana dall’inizio del tam tam, il Vate dei Vaccini ha pensato bene di tweettare il suo commento: “non sono massone non sono del Rotary ma va tutto bene, basta che non dicano che sono romanista”.
Scendono in campo i siti pro Vax, uniti e compatti in difesa del loro capo scientifico e morale.
Ecco uno dei più scatenati, datato 6 maggio. “La notizia non è vera ma gira da tempo in rete. Il nome del noto virologo, che si è conquistato significativa fama per il suo impegno contro la disinformazione su vaccini, è citato da diversi siti complottisti come componente della massoneria. Farebbe parte degli elenchi pubblicati negli anni Novanta sugli iscritti alle logge massoniche. La notizia non ha un vero fondamento, considerando che Roberto Burioni in questi giorni l’ha smentita”. E tanto basta, la parola.
E continua: “Una notizia smentita, specie se la fonte di provenienza è dubbia, assomiglia fin troppo a una bufala. Vista la delicatezza del tema vaccini, aggiungere ogni altro elemento complottista contro chi si impegna a battersi contro la disinformazione scientifica non ci sembra per nulla appropriato. Burioni può essere criticato come commentatore, ovviamente, senza citare fantomatiche iscrizioni a logge massoniche (e poi, anche ne facesse parte che problema rappresenterebbe?), che nulla c’entrano con la sua attività”. L’angelo salvatore contro i demoni complottisti: ottimo e abbondante.
IL DOTTORE TWEETTA E SMENTISCE
Scende in campo un altro sito pro Burioni che cerca di dettagliare la cronistoria degli elenchi massonici. “Partiamo dalla fine: Roberto Burioni è un massone? Il dottore ha smentito categoricamente di appartenere, di essere stato affiliato o iscritto alla massoneria”.
Poi l’acuto: “l’essere in una lista non significa essere massoni”. Francamente trasecoliamo.
Quindi la ricostruzione storica. “Qual è la fonte dell’informazione? A quanto pare la pagina ‘Autismo e Vaccini‘ che ha ripubblicato qualche settimana fa il famoso elenco dei massoni. Si tratta di un documento pubblicato nell’ottobre 2014 dal sito Popoffquotidiano.it che a sua volta aveva compilato un file pdf a partire da un file Excel pubblicato nel febbraio 2014 dal sito di ‘controinformazione’ buenobuonogood. La prima cosa da dire riguardo a questo elenco è che non si sa chi l’abbia compilato e quale sia la fonte delle informazioni. La seconda è che le informazioni contenute sono spesso parziali”.
Così conclude la disamina: “Di certi presunti ‘massoni’ viene indicato solo il cognome e la data di nascita, di altri invece tutte le generalità. Una versione analoga – e redatta da fonte anonima – dello stesso elenco è databile marzo 2010. La prima pubblicazione risale al 2009 e fu curata dal sito ‘La Voce delle Voci‘ e a quanto pare gli elenchi risultano aggiornati al 2007”.
QUELL’ELENCO DEI 26.000 PUBBLICATO DALLA VOCE
Fin qui la ricostruzione. Da cui risulta che la prima pubblicazione degli elenchi venne fatta dalla Voce, per la precisione nel 2008 e non nel 2009. Ricevemmo quel documento per posta, in via anonima ed effettuammo tutte le verifiche del caso per accertarne la veridicità (e cioè la corrispondenza con gli elenchi ufficiali depositati presso tutto le prefetture). In questa operazione ci aiutò molto un confronto ‘parziale’: ossia quello con l’elenco dei massoni della Campania, che avevamo pubblicato nel 1995. Praticamente tutti i nomi corripondevano, tratte qualcuno ovviamente scoparso per via di un decesso, qualche altro opportunamente contraffatto mediante cambio vocalico, altri ancora sparità chissà come, con ogni probabilità “assonnatti”, come si dice in gergo, il che però non implica alcuna cancellazione, perchè “si resta massoni per la vita”, come precisano i confratelli.
Quel lunghissimo elenco, oltre 26 mila nomi, venne pubblicato dalla Voce in tre puntate: settembre, ottobre e novembre 2008. Nella seconda, scorrendo la provincia di Pesaro, si ritrovano due Burioni.
Burioni Gaetano, nato a Fermignano, in provincia di Pesaro, il 2 dicembre 1929, “Dipendente Ministero Sanità – Usl”, questo il dettaglio circa la professione.
Burioni Roberto, nato sempre a Fermignano, il 10 dicembre 1962, “Ministero della Pubblica Istruzione”.
Ecco cosa si legge nel profilo di quest’ultimo su Wikipedia: “Roberto Burioni (Pesaro, 10 dicembre 1962) è un medico italiano, ricercatore e professore ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano”, il celebre istituto meneghino fondato da don Luigi Verzè.
Sorge un piccolo dubbio: può biologicamente esistere un clone di Burioni, che caso mai fa l’insegnante da qualche parte d’Italia? Rivolgiamo la domanda allo scienziato, microbiologo e virologo: lui ha mai avuto conoscenza di una circostanza del genere? In caso affermativo c’è di certo in ballo una nomination per Stoccolma.
MISTERI GENETICI E PATETICHE DIFESE
Aniello Formisano con Antonio Di Pietro
Aniello Formisano con Antonio Di Pietro
Dopo la pubblicazione del nostro elenco, nel 2008, ricevemmo una analoga smentita (cioè del tenore di quella griffata Burioni), da Aniello Formisano, all’epoca esponente campano di spicco dell’Italia dei Valori e fedelissimo di Antonio Di Pietro. “Non sono io. Non sono mai stato massone”, strepitò. Peccato che confrontando la data di nascita desunta dall’elenco del Grande Oriente e quella contenuta nella Navicella (dove si trovano tutti i dati anagrafici dei parlamentari italiani), quelle date risultassero identiche. Altro paradosso genetico?
Sorgono a questo punto spontanee alcune domande: come mai uno scienziato di chiara fama come Burioni si vergogna di ammettere l’appartenenza al Grande Oriente d’Italia? Perchè negare quella evidente iscrizione? Non si potrebbero offendere, a questo punto, tanti massoni fieri e convinti della loro scelta, che non si nascondono dietro a un dito ma rivendicano con orgoglio la loro affiliazione? Perchè mentire come uno scolaretto trovato con le mani nella marmellata?
Prima di rispondere, comunque, è forse il caso di consultare il grande amico, Matteo Renzi, che da premier prima ed ex premier poi non perde il tempo per glorificare il nome di Burioni e il suo motto: la scienza non è democratica, non si può aver a che fare con il popolo bue.
E così, beccatevi in via obbligatoria, come neanche nella Germania nazi, prima 12, e ora – grazie per la concessione – 10 vaccini. E guai a sospettare degli interessi di Big (Pig) Pharma. E’ lesa maestà. E’ reato. E fuori dai coglioni tutti i complottisti anti-vax!
P.S. Sui conflittti di interesse grossi come una casa nella Burioni story, potete cliccare sul link in basso e scorrere una nostra inchiesta di qualche mese fa. Rileggere per credere.
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