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Ruba per sfamare il figlio: Confermata la condanna. “sei mesi di carcere a Regina Coeli”.




arresti_poliziaCari amici,
Filippo è un 34enne e padre di un bambino di 4 anni, l’azienda per cui lavorava ha dovuto tagliare il personale, ed alcuni dipendenti si sono trovati senza soldi e lavoro, tra cui anche Filippo.
Da quando ha perso il lavoro, Filippo non sa più come cavarsela, dopo mesi e mesi in cerca di un lavoro ed un figlio di quattro anni da crescere, Filippo non ha avuto alternativa. Niente di eclatante, due settimane fa era stato sorpreso a rubare del pane ed una bottiglia di latte, processato per direttissima, gli erano stati inflitti cinque mesi con la condizionale.

Il 19 Maggio alle ore 9:44 Filippo entra all’interno di un supermercato in provincia di Roma, continua a girare per le corsie, davanti a lui trova una fetta di arrosto € 3,50 centesimi, un pezzo di formaggio € 2.95 centesimi  ed una bottiglia d’olio € 4.80 centesimi, per un totale di € 11.95.
Filippo porta con se una borsetta rossa, si guarda intorno e decide di far scivolare prima il formaggio e successivamente l’0lio e l’arrosto, ma sopra di lui una telecamere di sorveglianza riprende quanto accaduto, nel frattempo il personale di sorveglianza decide di chiamare la Polizia.
Filippo viene portato al commissariato di zona, dove confessa quanto successo: “Ho rubato perché a casa mi aspetta un figlio di 4 anni da sfamare, non sono un ladro ma sono disoccupato e senza soldi, non abbiamo nemmeno un pezzo di pane da mettere sotto ai denti, oggi mi trovo qui a rubare un pezzo di formaggio per mangiare“.
Filippo viene processato e condannato a 6 mesi di carcere, da scontare a Regina Coeli.
Non voglio giustificare chi ruba, ma permettetemi di esprimere una considerazione personale. Voglio spezzare una lancia a favore di tutta quella gente disperata che a causa della crisi economica non ha letteralmente cosa mettere in tavola, quella gente a cui non manca la voglia di lavorare e guadagnarsi da vivere, ma a cui manca la possibilità di farlo.
Cari amici, il gesto di Filippo è solo il simbolo di una parte dell’Italia che è ridotta veramente in situazioni economiche drammatiche, in totale dissonanza con il denaro pubblico sprecato e male usato, denaro pubblico che potrebbe essere messo a disposizione di quelle povere persone che non hanno cosa mangiare all’ora dei pasti.
I nostri rispettosissimi Onorevoli, Parlamentari e Senatori, rubano alla luce del sole “SOLDI PUBBLICI”, soldi di tutti noi comuni cittadini… ma sembrerebbe che per loro non si aprano mai le porte del carcere, ma quelle del Parlamento.
Oggi la mia comprensione va a queste famiglie distrutte, il mio disprezzo a quelle persone che l’hanno attivamente causata.
A cura di Andrea Mavilla

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