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Siamo alle solite: le banche lucrano sulla tragedia sarda!!!


Mentre 16 famiglie piangono i propri cari morti, mentre migliaia di sfollati si disperano  per gli ingenti danni subiti, c'è chi non ha perso tempo per LUCRARE: una importante banca ha già attivato una linea di credito per le province più colpite... UN COMPORTAMENTO DEGNO DEGLI SCIACALLI...!!!


In Abruzzo le banche hanno imboscato anche i soldi degli SMS solidali: che sono stati utilizzati per concedere PRESTITI a tasso agevolato! Cioè: i soldi delle donazioni sono stati PRESTATI e non donati, chiedendo anche gli interessi, anche se minori a quelli consueti! 

Redazione Informati 
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Mentre i soccorritori raggiungevano le zone colpite della Sardegna colpite dall'alluvione c'era qualcuno che pensava a come “monetizzare” dei momenti tragici. Un comportamento simile a quello di chi viene arrestato per sciacallaggio nelle case lasciate vuote dalla popolazione sfollata.
Una delle più importanti banche del Paese ha infatti pensato di attivare una “linea di credito” dedicata alle province di Olbia e di Nuoro. Un plafond di 10 milioni di euro destinato a sostenere economicamente tutti coloro che abbiano subito danni a seguito degli eventi calamitosi abbattutisi in Sardegna. «I finanziamenti verranno erogati a condizioni particolarmente favorevoli – si legge nel comunicato dell'istituto di credito – e potranno essere richiesti da famiglie e imprese danneggiate».
In via eccezionale, fa sapere lo stesso istituto, ha anche deciso di non applicare su tali prestiti né diritti di istruttoria né spese legate alla riscossione delle rate. Molto snelle sono le procedure previste per l'ottenimento del finanziamento: sarà sufficiente produrre una semplice autocertificazione dei danni subiti, mediante un modulo reperibile presso tutti gli sportelli di questa banca animata da cotanta filantropia. Società che si comporta come quegli avvocati statunitensi famosi per la propria propensione a spargere il proprio biglietto da visita in occasione di tragedie ed incidenti stradali.

Questo, però, è forse il modello sognato da chi – non più tardi di un anno fa – proponeva di istituire la cosiddetta “tassa sulle disgrazie”. Lo Stato minimo sognato dalla dottrina iperliberista non potrà, e non dovrà, farsi carico delle spese per la ricostruzione o per il rimborsi dei danni subiti da famiglie ed aziende. Ogni spazio abbandonato dal pubblico è destinato ad essere occupato dai privati. Questa banca ha deciso di non farsi trovare impreparata.
Un'innovazione consumata sui cadaveri inghiottiti dalle acque.

Fonte: ilribelle.com  
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