Se siete titolari di un conto
Bancoposta, come oltre sei milioni di Italiani, di una carta Postepay o
di un libretto postale, vi invito a fare un piccolo esperimento: andate
all’ufficio postale più vicino e fate un prelievo allo sportello.
Ma, mi raccomando, un prelievo che sia almeno pari o superiore ai 200 Euro. Chiedete poi gentilmente al cassiere o alla cassiera di darvi una banconota da 200 Euro.
Ma, mi raccomando, un prelievo che sia almeno pari o superiore ai 200 Euro. Chiedete poi gentilmente al cassiere o alla cassiera di darvi una banconota da 200 Euro.
Ebbene: quale sarà il risultato? Potrete scordarvi di quel pezzo di
carta giallo che, a dire la verità, ben pochi Italiani ormai tengono
abitualmente nel portafoglio.
Perché? Perché il cassiere (o la cassiera), all’atto di erogarvi il
prelievo, vi dirà che in cassa dispone soltanto di tagli più piccoli, e
vi porgerà sicuramente tutti pezzi da 50 o da 20 Euro.
Provate a insistere, gentilmente ma con fermezza, ribadendo che vi
occorre in tutti i modi una banconota da 200 e chiedete all’impiegato
che vi sta servendo di farsene dare una dalla cassa di qualche collega
vicino. La risposta che otterrete sarà una sola: pur nascondendo un
certo imbarazzo, l’impiegato vi dirà, senza neanche controllare, che in
tutto l’ufficio non ci sono al momento banconote da 200 Euro.
Se non ci credete, ripetete l’esperimento il giorno successivo.
Mandate però prima, nello stesso ufficio, un vostro amico, anche lui
correntista Bancoposta, a depositare sul proprio conto una o più
banconote da 200 Euro (ammesso che riesca a reperirle da qualche parte).
Pochi minuti dopo il suo versamento, entrate voi in azione e ritentate
il vostro prelievo di sportello, chiedendo anche questa volta una
banconota da 200 Euro. La risposta che otterrete sarà la stessa del
giorno precedente: in tutto l’ufficio non c’è una sola banconota da 200
Euro!!!!
Ovviamente voi sapete che non è vero, e ne avete anche la prova,
avendo assistito pochi minuti prima al deposito del vostro amico, ma di
quelle banconote gialle e un tantino ingombranti non ve ne sarà più
traccia!
Inutile dirvi di provare l’esperimento con i tagli da 500 Euro. Quelli sono già scomparsi da un pezzo dalla circolazione.
Un mio amico dirigente delle Poste mi ha confidato infatti
l’esistenza di una direttiva (non scritta, ma categorica) che riguarda
tutti gli uffici postali: i tagli da 200 e da 500 Euro possono essere
versati dai correntisti o dai cittadini che si recano in posta per
pagare le bollette, ma non devono in alcun modo (e sottolineo IN ALCUN
MODO) ritornare nelle mani dei cittadini, sia che prelevino agli ATM
esterni che agli sportelli delle agenzie.
Sì, avete letto bene. È praticamente fatto divieto ai cassieri di
erogare a chi preleva i propri soldi dal proprio libretto, dal proprio
conto corrente o dalla propria carta Postepay tagli da 200 e da 500
Euro.
Sempre secondo quanto mi ha confidato questo amico (che, inutile
dirlo, mi ha pregato di non fare con nessuno il suo nome), questa
direttiva ‘ufficiosa’ e non scritta sarebbe partita addirittura dalla
Banca d’Italia, quella nota associazione a delinquere che un tempo era
degli Italiani e al servizio degli Italiani, ma che oggi sappiamo tutti a
chi appartiene.
In sostanza, la Banca d’Italia avrebbe dato l’ordine di ritirare
progressivamente dalla circolazione le banconote da 200 e da 500 Euro, e
non è da escludere che arrivi presto a fare la stessa cosa con quelle
da 100 Euro.
Ovviamente ho chiesto al mio amico delle spiegazioni, anzi le ho
pretese. Ma le spiegazioni che mi ha fornito, oltre ad essere vaghe e di
circostanza, non sono state per me affatto convincenti. Ha sostenuto,
in sostanza, che l’obiettivo della Banca d’Italia sarebbe il voler
limitare l’esportazione illegale di contanti da parte degli immigrati
che, prelevando tagli alti (da 200 o da 500 Euro) li nasconderebbero
meglio alle dogane durante il viaggio.
Una spiegazione, questa, decisamente risibile e che non sta in
piedi, dal momento che lo Stato, la Banca d’Italia e la Guardia di
Finanza non hanno mai controllato seriamente quella che è
sostanzialmente la causa secondaria dell’emorragia di denaro verso
l’estero: il moltiplicarsi indiscriminato e incontrollato delle agenzie
di money transfert e il fatto che non sia mai stata approvata una legge
che imponga ai lavoratori stranieri un tetto massimo (magari del 20%
calcolato sul proprio stipendio e sulla propria busta paga) alle rimesse
all’estero tramite agenzie come la Western Union o la Money Gram
(quest’ultima controllata proprio dalla Poste!).
A titolo di cronaca, per chi non lo sapesse, la causa primaria
dell’emorragia di liquidità verso l’estero è invece rappresentata dal
progressivo ridursi degli investimenti esteri nel nostro Paese, logica
conseguenza di una pressione fiscale che definire insostenibile sarebbe
un eufemismo.
Le banconote da 200 e da 500 Euro, a prescindere dal fatto che
siano soltanto degli schifosi pezzi di carta senza valore che la Banca
Centrale Europea (altra grande associazione a delinquere) presta a tasso
di usura allo Stato Italiano, sono e restano a circolazione legale, al
pari di quelle da 100, da 50, da 20, da 10 e da 5 Euro. Per quale
motivo, allora, la Banca d’Italia le sta ritirando dalla circolazione
all’insaputa dell’opinione pubblica.
Qualunque ne siano le reali motivazioni, si tratta di un’operazione
illegale e rappresenta un vero e proprio abuso nei confronti dei
cittadini e dei risparmiatori. E un simile abuso, che ottiene nella
pratica soltanto l’effetto di erodere la liquidità circolante e di
impoverire gli Italiani, va denunciato!
Invito i nostri politici, o meglio chi fra loro haancora un barlume
di coscienza, a presentare immediatamente un’interrogazione
parlamentare a riguardo, ma soprattutto invito tutti i correntisti
Bancoposta, che in Italia sono oltre sei milioni, e gli oltre dieci
milioni di titolari di carte di credito ricaricabili Postepay, ad andare
negli uffici postali a fare un prelievo.
Chiedete, esigete e pretendete dai cassieri l’erogazione di tagli
da 200 e da 500 Euro. E, visto che ve li rifiuteranno, fate intervenire
la Guardia di Finanza. Con un intervento delle Fiamme Gialle, infatti, i
direttori degli uffici postali abbasseranno subito la cresta e
ricompariranno subito, come per magia, quelle banconote gialle e viola
che con arroganza di dicono di non avere in cassa.
Provare per credere!
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