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Il Bundestag ferma il Ttip. L’Italia neanche se ne parla



Il TTIP è un accordo commerciale tra USA e UE di cui si sa poco o nulla.


Non solo a causa dell’informazione italiana che evita di sollevare il dibattito sul tema, ma anche perchè i documenti relativi all’accordo sono tenuti segreti. La negoziazione dei termini del trattato è avvenuta tra un gruppo di burocrati. Gli stati membri UE non sono entrati nel processo negoziale e ora vengono interpellati solo per la ratifica. Senza passare dall’approvazione del popolo, basterà la firma di capi di governo non eletti da nessuno (è il caso dell’Italia e del Portogallo) che degli interessi nazionali se ne fregano. In Germania qualche settimana fa duecentomila cittadini informati sono scesi in piazza dire no al TTIP con una manifestazione imponente che ha invaso la città di Berlino con centinaia di iniziative tra flashmob, presidi, seminari ed eventi pubblici.

Non sono passati inosservati perchè subito dopo Norbert Lammert presidente del Bundestag (il Parlamento federale della Germania), ha detto: “Escludo categoricamente che il Bundestag ratifichi un contratto commerciale tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti non avendo mai partecipato ai negoziati e non avendo nemmeno potuto prendere in considerazione opzioni alternative”.

Insieme al ministro dell’Economia Sigmar Gabriel, Lammert ritiene che l’accesso finora limitato alle informazioni da parte statunitense sia inaccettabile, sia per il governo che per il Parlamento.

Le istituzioni italiane non parlano. Laura Boldrini a giugno aveva incontrato Cecilia Malmstrom commissaria UE che si occupa del TTIP. All’epoca la Boldrini aveva parlato di un’intesa a rendere più trasparente il trattato e a non trattare al ribasso su salute e ambiente. Parole vuote. Dopo mesi il trattato non è più trasparente e non vi è alcuna garanzia per salute e ambiente: Boldrini batti un colpo!

Le istituzioni italiane e il governo vogliono ratificare il TTIP e fare gli interessi delle lobby e delle multinazionali americane. Non muoveranno un dito per tutelare gli interessi dell’Italia. Non possiamo fidarci di loro. Il popolo deve difendersi.

I cittadini italiani devono potere esprimere il loro volere sul TTIP che porterà nelle loro tavole pollo al cloro e altre aberrazioni alimentari e darà la mazzata finale alle PMI nostrane. Il Parlamento dovrà prenderne atto.



Fonte: lindipendenzanuova.com
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