Sono in pochi a sapere che, oltre al G7, G10 e al G20, esiste anche il Gruppo dei Trenta – G30. Si tratta di un incontro annuale informale tra i direttori delle banche centrali di 30 paesi.
Questo genere di eventi, come nel caso degli incontri del Club Bilderberg, godono di un’emblematica discrezione da parte dei media, ma si può supporre che le riunioni del “G30” siano istituite dalla Banca dei regolamenti internazionali (BRI) di Basilea, e possono essere certamente considerate come lo Stato Maggiore delle banche centrali di molti paesi. Il tono della relazione presentata il 10 Ottobre dal Gruppo dei Trenta, così come le sue conclusioni, è stato riassunto dall’agenzia Reuters come segue: «Le banche centrali hanno lavorato a fianco dei governi per affrontare le crisi che si sono manifestate dal 2007, così come era necessario ed opportuno. Ma le sole politiche delle banche centrali non potevano portare ad una crescita economica sostenibile. Tali politiche devono essere integrate da altre misure politiche attuabili dai governi. Allo stato attuale, molto rimane ancora da fare da parte dei governi, i parlamenti, le autorità pubbliche e il settore privato per approntare le politiche necessarie per ovviare alle debolezze strutturali economiche che esulano dal controllo e l’influenza delle banche centrali». Al fine di contribuire alla crescita economica sostenibile, il rapporto presume che tutti gli altri attori adempiano alle loro responsabilità … «Le banche centrali da sole non possono essere responsabili del raggiungimento degli obiettivi macroeconomici. I governi devono agire e utilizzare lo spazio decisionale fornito dalle misure di politica monetaria convenzionali e non convenzionali.(?) Non farlo sarebbe un errore grave e rischierebbe di porre le basi per ulteriori perturbazioni economiche e squilibri futuri ».
Come si può vedere da questo estratto, nella loro lista di coloro che ritengono responsabili della crisi Finanziaria ed economica imminente (e inevitabile!), i direttori delle banche centrali del Gruppo dei Trenta elencano Governi, Parlamenti, autorità pubbliche e private. Nel suo articolo, Reuters usa il termine che è stato impiegato in occasione della riunione dei banchieri centrali: «misure di politica monetaria non convenzionali». Questo è un riferimento preciso ad un programma di «quantitative easing», il che significautilizzare tutta la potenza di stampa delle banche centrali per emettere nuova moneta con cui comprare i titoli del debito pubblico.
Fonte: http://www.strategic-culture.org/news/2015/10/28/central-banks-confusion-and-fear-anticipation-shocks.html
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