La procedura prevedibile per la prossima crisi: Conti congelati, Controllo dei Capitali e Prelievo forzoso.Dietro la patina del “va tutto bene” promossa dai principali governi e media mondiali, le élite politiche hanno predisposto l’attuazione di alcune normative
che permetteranno loro di congelare i conti e utilizzare i risparmi al fine di sostenere le banche insolventi.
Questa NON è una “teoria del complotto” che grida alla morte e alla distruzione, ma un dato di fatto!
Negli ultimi 24 mesi, Canada, Cipro, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Italia hanno tutte inserito nella propria legislazione dei decreti che consentano di congelare prima, e confiscare poi i beni delle banche in caso di crisi. In considerazione di ciò, è opportuno dedicare del tempo ad una riflessione su quanto è già avvenuto a Cipro, un piccolo Paese che ha fornito al mondo un modello di ciò che probabilmente diverrà un fenomeno globale.
Le tappe della crisi cipriota furono le seguenti:
– 25 giugno 2012: Cipro chiede formalmente un piano di salvataggio da parte dell’Unione europea.
– 24 novembre 2012: Cipro annuncia di aver raggiunto un accordo con l’UE per il salvataggio delle banche stimato dai funzionari dell’UE in 17500000000 €.
– 25 febbraio 2013: il candidato democratico Rally Nikos Anastasiadīs vince le elezioni cipriote battendo il suo avversario comunista anti-austerity.
– 16 marzo 2013: Cipro annuncia i termini della sua bail-in: una confisca 6,75% dei conti nell’ambito € 100.000 e 9,9% per i conti superiori a € 100.000 … un giorno festivo è annunciato.
– 17 marzo, 2013: sessione di emergenza del Parlamento per votare l’operazione di salvataggio con cui viene rinviata l’operazione di prelievo forzoso.
– 18 marzo 2013: chiusura delle Banche prorogata fino al 21 marzo 2013.
– 19 marzo 2013: il Parlamento cipriota rigetta la richiesta di prelievo forzoso.
– 20 marzo 2013: chiusura delle Banche prorogata fino al 26 marzo 2013.
– 24 marzo 2013: viene imposto il limite dei prelievi a € 100 per le più grandi banche di Cipro.
– 25 marzo 2013: il prelievo forzoso sui conti viene approvato: i depositanti con oltre 100.000 € perdono dal 40% dei loro soldi (Banca di Cipro) al 60% (Laiki).
E’ importante evidenziare la velocità di questi eventi: le banche cipriote avevano formalmente chiesto un nuovo piano di salvataggio nel giugno 2012, e i relativi colloqui si sono susseguiti per diversi mesi. Per scardinare l’intero sistema è stato sufficiente un fine settimana. Il processo non è stato graduale, bensì improvviso e totale: una volta che è cominciato veramente, le banche sono rimaste chiuse e non era possibile rientrare in possesso del proprio denaro!
Non ci sono stati avvertimenti che presagissero quanto stava avvenendo perché tutti quelli che si trovano “in cima alla catena alimentare finanziaria” sono sempre molto interessati a tacere per tutelare i propri averi e potere. LeBanche centrali, i Consiglieri d’amministrazione di Istituti e agenzie finanziarie e i politici … tutte queste persone sono fondamentalmente impegnati sul fronte del mantenimento della fiducia nel Sistema, non sulla risoluzione dei problemi che genera. Infatti, non possono nemmeno discutere apertamente dei problemi del sistema perché risulterebbe fin troppo evidente che i principali responsabili sono loro stessi.
Per questo motivo, non ci sarai mai qualcuno tra loro che ammetterà apertamente ciò che sta accadendo nel sistema finanziario. Anche i quadri e gli impiegati di livello inferiore non ne vogliono parlarne perché nemmeno loro conoscono la verità sulle loro istituzioni o perché verrebbero licenziati.
E’ giunto il momento di prepararsi alle conseguenze di un tracollo sistemico. Non è prevedibile con precisione quando la “sindrome cipriota” riguarderà il sistema finanziario nel suo insieme, tuttavia, i segnali sono chiari quanto è evidente che i federali si stanno preparando per qualcosa di grande: il Dipartimento del Tesoro ha ordinato kit di sopravvivenza per i dipendenti delle grandi banche … e il NY Fed sta espandendo il suo ufficio satellite di Chicago nel caso in cui qualche importante evento possa portare il mercato al collasso.
Fonte: http://www.zerohedge.com/news/2015-09-15/template-next-crisis-bank-accounts-frozen-capital-controls-and-bail-ins
Un mercato finanziario globale pronto ad implodere in un quadro di tensioni politiche, sociali e belliche diffuse in tutto il Mondo, sembra il terreno migliore in cui poter imporre il Governo Unico Mondiale al quale la Massoneria Internazionale sta lavorando da tempi immemorabili. Le “maxi esercitazioni” della Nato programmate in Europa per l’imminente Autunno, annunciate successivamente ad altre azioni e dislocamenti di forze armate in punti strategici dell’ est Europa, del Medio Oriente e in Africa, fanno presagire la possibilità di scenari drammatici…persino olocaustici. Non vi è un luogo in cui rifugiarsi, ma vi sono infinite sedi in cui combattere, e sarebbe importante che le Nazioni disponessero della Sovranità monetaria e ripudiassero il debito verso gli organismi finanziari, strade da percorrere per non perdere ogni Sovranità nazionale e Stato democratico. (ndr)
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