Quando siamo in presenza di persone che si lamentano, o che conversano futilmente senza un fine costruttivo, la qualità delle loro vibrazioni negative si riflette su di noi e ha un effetto dannoso sui neuroni del nostro cervello.
Il lamentarsi e il chiacchierare sono il frutto di un atteggiamento molto antico, una strategia di sopravvivenza, acquisito dal nostro inconscio per liberarci di stati mentali ed emotivi deviati, che purtroppo va a svantaggio di chi ne subisce l’influenza passiva. Scientificamente è stato provato, che le onde magnetiche delle lamentele e delle chiacchiere, spengono letteralmente i neuroni dell’ippocampo, anteposto tra l’altro alla risoluzione dei problemi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lamenti, reclami, negatività e chiacchiere superflue causa danni reali a livello cerebrale, sia che provengano da persone fisiche che dai media, innanzitutto la televisione.
Cosa possiamo fare di fronte a questo tipo di manifestazioni? La televisione si può spegnere, o cambiare canale, con le persone, invece, si può cercare di spostare il dialogo verso altri argomenti, o suggerire al “lamentoso” con molta accortezza, di fare tre respiri profondi, espellendo forte l’aria con la bocca. Ovviamente anche noi stessi dovremmo evitare di cadere in queste manifestazioni, consapevoli del fatto che oltre a recare danno a chi ci sta intorno, stiamo consumando inutilmente la nostra energia. Siamo così abituati a lamentarci e ad ascoltare lamentele, da averne perfino fatto un’abitudine.
Ma se ascoltare le lamentele degli altri spegne i neuroni, cosa succede quando siamo noi a farlo?
Fisiologicamente: le cellule del nostro cervello si specializzano con contenuti di basso livello, perdendo nel tempo la capacità e la creatività di risolvere situazioni difficili e attivare l’inventiva, cosa che si sviluppa normalmente nelle persone che trasformano le “crisi” in opportunità. Un cervello in movimento, continuamente incline a creare, da facoltà nell’insieme di essere più consapevoli.
Esotericamente: succede che la personalità agisce in modo automatico, infittendo sempre di più quel meccanismo per cui l’ego tende a prendere il predominio sull’Essere. Ovviamente, questa percezione è al di fuori dall’insieme di cui facciamo parte e ci allontana sempre più dalla Realtà, legandoci agli schemi (e i programmi mentali) che ci fanno percepire la virtualità come realtà concreta dei fatti.
Energeticamente: grazie anche alle moderne scoperte della Fisica Quantistica, sappiamo che dove va il pensiero, l’energia scorre e crea! Se ho pensieri negativi, orientati alla mia sfortuna, alla crisi e al lavoro che scarseggia, sto nutrendo di energia quella determinata situazione. Psicologicamente si creerà un circolo vizioso, per cui questi pensieri negativi diventeranno l’unica realtà possibile, moltiplicando le condizioni e le circostanze che rafforzano questo processo.
Può capitarci di vivere in situazioni nelle quali siamo costretti a forti pressioni e disequilibri, ambienti carichi di stress e negatività che hanno l’effetto come dei veri e propri virus, su tutti i fronti: mentale, emozionale e fisico.
È anche vero che più innalziamo il nostro livello energetico, più la realtà circostante risponde alla nostra qualità vibrazionale. Non solo attraiamo nella nostra vita situazioni e persone simili a ciò che siamo, ma agiamo positivamente anche sull’ambiente che ci circonda, e sulle persone con cui ci rapportiamo.
Questo video di 4 minuti porta con sè un profondo messaggio di riflessione:
Fonte: http://www.pianetablunews.it/?p=19400
Tratto liberamente da: www.facegood.org
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