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Dopo l’attentato di Manchester solo due settimane fa ho avvisato i miei lettori che la ripetizione di tali attacchi sta assuefacendo il pubblico, quello europeo in particolare. Non è raro ora che gli attacchi vengano dimenticati in una settimana. I fiumi di notizie sono una grande distrazione e, naturalmente, talvolta questi eventi stessi svolgono tale funzione.
In un recente puntata del “Morning Joe” di MSNBC, il conduttore della BBC Katty Kay ha detto :
“L’Europa si sta abituando ad attacchi del genere, Mika. Dobbiamo, perché non saremo mai in grado di eliminare completamente questo pericolo…”
Questo atteggiamento è piuttosto indicativo della mentalità vittimista della cultura europea. In Europa, molti (non tutti) sembrano godere di una giornaliera routine di auto-flagellazione. Molti secoli di feudalesimo hanno abituato il continente. Dopo tutto, i britannici pagano ancora tasse per mantenere la famiglia reale. Penso anche che la Brexit potrebbe far erroneamente pensare a noi americani che gli inglesi stiano virando verso valori conservatori. Da un lato credo che esista un forte impegno a proteggere la sovranità britannica, dall’altro sembra che il singolo ne abbia abbandonato tutte le speranze.
Nell’Europa continentale il cittadino che prova disprezzo di sé è stato ben sfruttato dall’élite globalista. In particolare, la grande paura tra gli europei liberali è un ritorno al fervore nazionalista, che loro credono abbia generato l’ascesa del Terzo Reich (ho scritto vari articoli che illustrano il coinvolgimento dell’élite corporate e bancaria nel finanziamento e nella fornitura di tecnologia vitale ai nazisti prima e durante la seconda guerra mondiale). È questa “colpa” di associazione con l’eredità nazista che ha lasciato l’Europa vulnerabile alla manipolazione dell’altra estremità dello spettro politico – la parte socialista/marxista.
È questa concezione che ha permesso ai globalisti di portare a forza milioni di immigrati musulmani in UE, attraverso politiche di frontiera aperta, senza adeguate procedure di verifica. La maggioranza degli europei che avevano capito questa politica aveva paura di dire alcunché e di essere etichettati come “fascisti”.
La più grande minaccia non è solo il condizionamento della popolazione ad accettare l’invasione culturale. Bensì ciò che inevitabilmente accadrà tra poco – l’apatia di una nazione sulla scia della prossima legge marziale.
La settimana scorsa, un gruppo di tre musulmani ha travolto dei pedoni con un furgoncino bianco, poi se ne è uscito brandendo un coltellaccio attraverso un’affollata zona di Londra. Questo è solo uno dei tanti attacchi che hanno colpito l’Europa da quando il programma Cloward-Piven di trasferimento di musulmani ha permesso a milioni di “rifugiati” di entrare nell’UE. Il fumoso gruppo terroristico dell’ISIS da allora ha rivendicato la responsabilità.
In risposta, il primo ministro Theresa May ha dichiarato “enough is enough” e ha chiesto una revisione della strategia antiterroristica. La polizia di Londra è stata invitata ad adattarsi alle nuove condizioni, pattugliando le strade fortemente armata ed usando elicotteri di sorveglianza con l’aiuto di unità speciali.
NOTA – Dopo aver finito questo articolo domenica, ho trovato questa citazione della May di martedì:
“Dovremmo fare ancor di più per limitare la libertà e i movimenti dei sospetti terroristi: questo anche quando abbiamo sufficienti prove per sapere che sono una minaccia, ma non sufficienti per perseguirli in tribunale”.
“E se le leggi sui diritti umani si frappongono, cambieremo quelle leggi…”.
Lo spiegamento di oltre 5.000 soldati britannici in posizioni strategiche da parte di Theresa May fa parte di un piano stabilito nel 2015 chiamato “Operation Temperer”. Questo prevede la diffusione di truppe all’interno del confine britannico in risposta a “forti minacce terroristiche”. In sostanza, è un programma di legge marziale che agisce in modo incrementale, piuttosto che apertamente. Una volta implementata, Temperer sarà difficile da invertire. Come i capi militari britannici hanno avvisato quando l’operazione è stata esposta pubblicamente, le truppe non verrebbero messe a riposo fino a che la minaccia terroristica non verrà “ridotta”, lasciando la definizione del “livello di minaccia” aperta ad un’interpretazione piuttosto ampia.
L’operazione Temperer è al momento in pieno svolgimento, dato che i servizi di polizia chiedono aiuto militare. Il primo ministro l’ha imposta, sostituendo in numerose località gli ufficiali con unità militari in pattuglia. Questa è quindi “legge marziale”? Forse non proprio, ma ci va molto vicino. Questo è il modo in cui la tirannia viene comunemente implementata; non tutta in una volta, ma un mattoncino alla volta.
In primo luogo, vorrei sottolineare che la May ha introdotto tali misure dopo i fatti di Manchester, e non sembrano aver fatto molto per impedire l’ultimo attacco a Londra. In secondo luogo, vorrei anche evidenziare che le elezioni generali del parlamento britannico sono tra pochi giorni, ed è molto probabile che gli ultimi attacchi solidifichino l’attuale premier e la sua base Brexit. La tempistica è piuttosto interessante…
Molti nel Movimento della Libertà potrebbero dire che questa è una buona cosa; che finalmente gli inglesi potranno invertire l’invasione culturale forzata di una massa musulmana incompatibile. Io invece dico che è tutto parte del piano.
Come ho sostenuto sin dall’inizio del voto Brexit lo scorso anno, stiamo assistendo a forse la più grande psy-op di quarta generazione nella storia. I globalisti hanno deliberatamente modificato le condizioni: le nazioni, quelle europee in particolare, o verranno travolte da un’ideologia straniera, senza essere protette dai propri governi, o dovranno rispondere con difficili contromisure. Vale a dire, gli europei dovranno fare una falsa scelta tra il multiculturalismo o vivere sotto legge marziale.
A mio avviso, il Regno Unito è stato destinato a quest’ultima misura, il che ha perfettamente senso se si capisce il game plan dei globalisti.
Brexit e, per estensione, Trump sono stati permessi. Nonostante le illusioni di alcuni nel movimento libertariano, il “deep state” è perfettamente posizionato per approfittare di entrambi gli eventi. Non si sono opposti affatto. Perché? Perché vogliono distruggere il nazionalismo, pensano a lungo termine.
Il Regno Unito sembra essere in prima fila. Gli attacchi terroristici stanno aumentando, May ha già iniziato Operation Temperer e gli attacchi sono continuati comunque. La soluzione che presenteranno sarà ancor più esercito, non meno. È mia previsione che dopo un anno di continui attacchi, l’intero UK sarà in piena legge marziale. Il governo potrebbe non definirlo apertamente così, ma è quello che sarà.
Mentre personalmente aborro le società musulmane nel loro disprezzo delle libertà individuali, vedo un’inquietante tendenza che si sviluppa dall’altro lato della moneta. Le nazioni occidentali hanno ogni diritto a difendere i propri confini, negando l’immigrazione da qualsiasi parte per qualsiasi motivo e deportando immigrati clandestini e/o con legami dimostrabili con gruppi terroristici. Tuttavia, la linea che non deve essere attraversata, ma che probabilmente sarà attraversata, è perseguire persone solo perché hanno particolari ideologie.
Anche se la maggior parte della gente non considera automaticamente tutti i musulmani come potenziali terroristi, la tentazione sarà travolgente e i nostri governi la spingeranno. Una volta entrati nel mondo del “thought crime”, non si torna più indietro.
Tutto ciò dipingerà i movimenti conservatori/nazionalisti come mostruosi agli occhi delle generazioni future. Insegneranno loro che i globalisti “avevano avvertito il mondo” sui pericolosi populisti “razzisti” e sui gruppi alt-right, e a guardare cosa è successo quando questi sono andati al potere; hanno vaporizzato l’economia (vedere i miei precedenti articoli sul capro espiatorio Trump) e hanno cacciato innocenti solo per le proprie ideologie. La mia paura è che i movimenti conservatori verranno guidati ad un tale livello di follia in nome della sicurezza che renderanno effettivamente i globalisti “i buoni ragazzi” a confronto.
Quale è quindi la soluzione? Beh, guardate le scelte concesse al popolo britannico: accettare il multiculturalismo senza domande o avere una stato di polizia sacrificando la libertà personale. Non ci sono altre opzioni disponibili?
Che ne pensate invece se: i cittadini ESIGONO il ritorno del loro diritto alla difesa personale e la legalizzazione della proprietà di armi da fuoco per coloro che non hanno precedenti penali? La vera soluzione è che i cittadini britannici devono iniziare a difendersi da sé, non consegnando il loro paese alla militarizzazione perché disarmati ed impauriti.
Accadrà? Non penso. Ma vorrei sottolineare che c’è chiaramente un’altra strada ben migliore delle due citate.
Ancora una volta, credo che il Regno Unito cadrà sotto legge marziale entro un anno. A meno che la gente non faccia qualcosa ADESSO, cadranno in un regime totalitario. E, a lungo termine, aiuteranno solo quei globalisti che il movimento Brexit in particolare ha cercato di combattere. Lo faranno calpestando l’immagine del nazionalismo e della sovranità usando la filosofia della sicurezza fornita dal governo: e così il globalismo, l’antitesi offerta, sembrerà piacevole e tollerabile a ripensarci.
Brandon Smith
Fonte: http://alt-market.com
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