Ha aggiunto “che esiste una urgente necessità di una strategia che permetterà agli esseri umani e alle specie animali di condividere l’ambiente“.
Nel corso della mia vita sto notando che le popolazioni globali della fauna selvatica sono inferiori di oltre la metà rispetto all’uomo. Dovremo lavorare molto più duro e pensare molto più a fondo, se dobbiamo assicurare che gli esseri umani e le altre specie di animali con cui condividiamo questo pianeta possano continuare a coesistere. La popolazione umana è in rapida crescita.
La popolazione africana nelle previsioni sarà del doppio entro il 2050, un aumento stazionario di tre milioni e mezzo di persone al mese. Non c’è dubbio che questo aumento mette la fauna selvatica e l’habitat sotto un’enorme pressione. L’urbanizzazione, lo sviluppo delle infrastrutture, la coltivazione, tutte le buone cose in sé, ma avranno un impatto terribile a meno che non cominciamo a pianificare e ad adottare misure.
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Le sue sue parole ricordano quelle di suo nonno, il duca di Edimburgo. Il nonno suggerì una politica di “limitazione volontaria delle nascite nelle famiglie” per affrontare la sovrappopolazione nel 2011.
a cura di Hackthamatrix
Notizia tratta dal quotidiano inglese The Telegraph
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L'uomo non scavalcherà mai le leggi della natura, l uomo è abituato oggi al linguaggio tecnico e al pensiero tecnico, dimentica una cosa molto importante, la terra è un pianeta vivente è per opera del'uomo ..che ha deturpato grandi riserve naturali indispensabili al eco sistema e alla vita di tutte le diversità del pianeta,tutto ciò sta portando gravi effetti,ricordo Darwin forse la speranza può esistere basando sul immaginario*Adattamento* ogni creatura anche vivente ha la possibilità di adattarsi ai cambiamenti del ambiente che lo ospita, la mutazione genetica attraverso cambiamenti forzati anche se sembrano fantascienza sono possibili.
RispondiElimina“Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.”
CHARLES ROBERT DARWIN