
In questo modo, il tasso di interesse che si applica sui pagamenti che arrivano in ritardo passerà 4,55% al 5,22%, balzando dunque di ben +15%. Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori.
"Una vera e propria assurdità. Piove sul bagnato", commentano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef. "Piuttosto che pensare ad aumentare i tassi di mora –affermano – Equitalia dovrebbe dare la priorità ad una decisa riorganizzazione della struttura, migliorando i pessimi rapporti con il pubblico".
E se Equitalia non darà risposte, le due associazioni "avvieranno tutte le iniziative necessarie per tutelare le famiglie". "Non bastava l’aumento dei prezzi e delle tariffe, la caduta verticale del potere di acquisto (-14,1% dal 2008) e l’incredibile livello raggiunto dalla pressione fiscale nel nostro Paese, con aumenti solo nel 2013 di 421 euro". Ma ora anche Equitalia, "dà un ulteriore contributo per accrescere la preoccupazione e lo stato di vera e propria esasperazione in cui si trovano le famiglie".
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