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Sigaretta elettronica: nuoce gravemente al fisco


In Italia 400 mila persone hanno abbandonato le sigarette per passare a quelle elettroniche (ma presto potrebbero diventare 2 milioni). Multinazionali del tabacco e tabaccai sono in rivolta. Per l’erario si prospetta una riduzione delle entrate. E, in attesa di dati definitivi sulla loro tossicità, c’è già chi ha deciso di vietarne l’uso
di Mikol Belluzzi - Panorama
Officine grandi riparazioni di Torino, Sergio Marchionne assiste seduto tra il pubblico alla presentazione della 500L. È molto teso, perché la piccola monovolume è una delle novità di punta del gruppo

Stop alle cure oncologiche di fine vita, la Sicilia azzera i fondi

Di Manlio Viola Stop alle cure ai malati oncologici terminali. La Sicilia non finanzierà più le così dette “cure palliative” o di “fine vita” abbandonando a se stessi i malati terminali che negli ultimi anni avevano potuto contare su cure per accompagnarli verso l’irreparabile limitando il dolore e garantendo loro una accettabile qualità della vita nella fase terminale e una “dignità” negli ultimi mesi di esistenza. La Commissione bilancio ha, infatti, azzerato i tre capitoli di spesa che era dedicati alle sovvenzioni alle tre associazioni no profit che si occupano di questi malati attraverso assistenza domiciliare e attraverso la gestione di specifiche aree para ospedaliere. Si tratta, complessivamente di 505 mila euro, poco più di mezzo milioni. i riferimenti sono a tre capitoli di spesa, uno da 70 mila euro, un secondo da 231 mila euro ed un terzo da 204 mila euro. tutti sono adesso “per memoria” ovvero non c’è un soldo. Bilancio di tagli, dunque, e a farne le spese sembra siano non solo precari, forestali ed enti locali anche anche l’assistenza diretta e indiretta. Persone che non possono scendere in piazza a difendersi e che vengono abbandonate a se stesse negli ultimi mesi di vita. 

NATO: esperimenti di guerra nel Mar Tirreno


di Gianni Lannes



Accade nei mari d'Italia a sovranità azzerata. Questa volta niente sismi artificiali ma solo bombe, siluri, missili, mine di profondità e proiettili acustici, a parte i rifiuti tossici affondati nel dicembre 2011 e mai recuperati nonostante le altisonanti promesse governative; ma soprattutto, quantità impressionanti di energia elettromagnetica: flussi che investono in particolare le indifese creature marine.

Le proprietà poco conosciute dell’acqua ossigenata


Acqua ossigenataquaIl 90% delle persone non lo sa perché non sono notizie divulgate, trattandosi di un prodotto economico e non particolarmente redditizio.
Questi sono alcuni degli effetti benefici dell’acqua ossigenata:
1 – Uccide i germi del cavo orale.
2 – Schiarisce denti (usare un cucchiaino di acqua ossigenata diluita al 10% come un normale collutorio).

Strage di Ustica: i testimoni "suicidati"


di Gianni Lannes
Un lancio dell’agenzia Adnkronos del 23 febbraio 2013 segnala: «Uno dei piloti era un testimone di Ustica: riaperta l'inchiesta su aereo caduto nel '92. Si indaga per omicidio sulla morte di Alessandro Marcucci e del collega Silvio Lorenzini, precipitati con il loro velivolo anti-incendio sulle Alpi Apuane il 2 febbraio 1992. Marcucci era un ex pilota dell'aeronautica militare

Sicilia: tanti bambini malformati


di Gianni Lannes

Quando arrivi a Gela, lembo estremo della Trinacria un tempo a misura di essere umano, il tanfo di morte ti aggredisce senza tregua. Sono le narici - per chi non è abituato - a farne subito le spese. Ma più di tutto e di tutti, da 47 anni sono i bimbi a pagare le conseguenze più drammatiche nella totale indifferenza delle istituzioni locali e delle autorità centrali che hanno favorito impunemente questa situazione di abominio.

La celiachia non è malattia, ma il risultato di una modificazione genetica del frumento.


DICIAMOLO PURE AD ALTA VOCE
E’ mai possibile che la diffusione pressoché «epidemica» della celiachia, cioè dell’assoluta intolleranza al glutine che può innescare anche gravi patologie conseguenti, possa essere dovuta ad una modificazione genetica approntata sul frumento? Questa ipotesi non è nuova e su di essa si sono spesso avventati,

Governo, ecco i ministri scelti da Napolitano: agghiacciante!


Mario Monti

Oggi pomeriggio alle 17.00, il presidente bis, Giorgio Napolitano presterà giuramento alla nazione e al popolo italiano e poi dirà immediatamente quali sono i suoi intenti. Intanto, si infiamma il toto-governo: PD, PDL, Lega e Scelta civica di Monti si stanno dividendo le poltrone in parti uguali, come previsto dall’inciucio

Prelievi forzosi in Italia: “Arriverà tra 6/8 settimane. E pagheranno in cinque milioni.”


prelievi_forzosi_italia_benetazzoPrimo: distrarre l’opinione pubblica con un kaos politico mai visto dal ’92 ad oggi. Secondo: effettuare prelievi forzosi dai conti correnti degli italiani. O meglio, di quei cinque milioni che “detengono depositi e giacenze bancarie superiori a euro 100.000.” Questa la tesi dell’economista indipendente Eugenio Benetazzo, conosciuto alla stampa di settore come il Nouriel Roubini italiano o lo Steve Jobs dei mercati finanziari. Nonostante le smentite di Unicredit, quindi, qualcosa bolle in pentola. Ecco l’intervento integrale di Benetazzo.

Mentre la gente si suicida per la crisi, l’Italia versa oltre 40 miliardi di euro in aiuti all'Europa


Nel giorno in cui la Banca d’Italia ci informa che il debito pubblico ha superato un nuovo record superando i 2022 miliardi di euro, vi propongo un semplice grafico, quasi banale, molto intuibile,  tratto dal  Supplemento al Bollettino Statistico della Banca d’Italia pubblicato oggi.
Prima però, un piccolo inciso. I politici, in Italia, si stanno scannando per i tagli ai contributi pubblici dei partiti,

Grecia/Multinazionali chiedono salari da 250 euro


Ma alcune si spingono oltre: aboliamo gli stipendi minimi. Chiesta anche abolizione della liquidazione. Richiesta avanzata da undici aziende, tra cui la Barilla.

Stipendi mensili di 250-300 euro, solo per il lavoro part-time e modifiche nel diritto del lavoro per evitare di incorrere al pagamento degli indennizzi.

Abolito di fatto il limite del “quinto” pignorabile: pensioni e stipendi integralmente aggredibili


Dopo l’approvazione del decreto legge “Salva Italia” [1], i pensionati che subiscono un pignoramento della pensione (cosiddetto pignoramento presso terzi) rischiano di perdere tutta la rata mensile e non più solo un quinto come invece previsto dal codice di procedura civile [2]. Lo stesso pericolo riguarda i lavoratori dipendenti con il salario mensile. Si tratta di un modo ormai di fatto legalizzato per superare il limite del “quinto pignorabile”

Fuga dalla realtà


06 apr, 2013

C’è un paese esausto della politica. E ci sono persone che non trovano altre alternative che il suicidio ai problemi economici che li perseguitano. Quando la vergogna e il dolore, dopo aver lavorato una vita intera, ti portano al suicidio, la dignità e tutte quelle belle parole scritte nella nostra Costituzione si riducono a un pugno di mosche. Inutili e maleodoranti.
La tragedia di Civitanova Marche è il segno che questo paese sia una ‘repubblica’

Amministratore banca italiana: "Accettabile confisca risparmi per salvare banche"


"Giusto che in futuro i correntisti non assicurati paghino per evitare il fallimento delle banche. L'AD Ghizzoni lo ha dichiarato ieri, entrando nel merito del caso cipriota. Alert di Fitch: rischi sulla qualità del credito del sistema finanziario italiano.

I risparmi che non sono garantiti da alcuna tutela potrebbero essere usati in futuro per contribuire al salvataggio delle banche a rischio fallimento. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit.

"Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche e' accettabile", posto che sia una soluzione comune in Europa, ha dichiarato ieri a Vienna il manager del principale istituto italiano.

L'Unione Europea dovra' introdurre leggi identiche e condivise nei vari stati membri.

Intanto Fitch lancia un allarme sul settore del credito del nostro paese. Per l'agenzia di rating, infatti, l'aumento degli oneri legati al deterioramento dei crediti, conseguenza di un'economia debole, "continuerà per tutto il 2013" per le banche italiane. 

Fitch ha confermato l'outlook negativo per i gruppi nazionali, che "dovranno affrontare un altro anno difficile dominato dalle incertezze dell'economia". Secondo gli economisti, l'economia italiana "comincerà a riprendersi nella seconda parte dell'anno" ma ogni rinvio della ripresa indebolirà le prospettive della qualità degli asset e la redditività delle banche. 

L'unica concessione è sui miglioramenti dal punto di vista della capitalizzazione; le stime di Fitch sul Paese sono di un'economia in contrazione dell'1,8% quest'anno, dopo il -2,2% del 2012.

(EU)CARESTIA



 DI

MARCO DELLA LUNA 
ilcorrieredelleregioni.it 

UE e BCE impongono una carestia monetaria che manda in rovina i paesi deboli, e la giustificano con false teorie 
L’Italia e altri paesi soffrono sì di inefficienza e corruzione, ma soprattutto di carenza di liquidità, per pagare i debiti esistenti e per fare investimenti. Non c’è abbastanza denaro per pagare i debiti, quindi i debiti vanno in default, le banche stringono i cordoni, la liquidità si restringe ancora di più, la domanda interna cade, la recessione accelera, i capitali fuggono all’estero a vantaggio dei paesi forti come la Germania, e la situazione degli altri paesi precipita a vite. 
UE e BCE negano la liquidità necessaria ad andare avanti, affermando che creare e immettere nuovo denaro produrrebbe inflazione. 
Ciò è falso e contraddittorio. 
Innanzitutto, va chiarito che il denaro che usiamo oggi – consistente al 92% in credito bancario e all’8% in cartamoneta stampata dalle banche centrali – non ha valore intrinseco, ma legale, e non ha costi né limiti oggettivi di produzione (infatti le banche centrali lo creano in grandi quantità senza garantirlo con oro né coprirlo con ricchezza reale da esse generata o posseduta), quindi non vi è ragione di non crearne quanto serve all’economia reale. 
In secondo luogo, le banche centrali ne creano moltissimo (migliaia di miliardi), ma lo danno alle banche commerciali per attività finanziarie, speculative, che non vanno a sostenere l’economia reale, ma a destabilizzare la società e a frodare i risparmiatori e i futuri pensionati. 
In terzo luogo, è falso che l’immissione di denaro nuovo scateni inflazione: non la scatena se va a pagare debiti esistenti per prestazioni reali (ad es., i 70 o 90 miliardi di debiti della pubblica amministrazione verso imprese private) o a far produrre più beni e servizi reali, perché questi beni e servizi reali prodotti in più vanno a bilanciare la moneta creata in più, quindi sia ha più offerta di beni e servizi e più offerta di moneta, in parallelo. 
In quarto luogo, è demenziale difendere il potere d’acquisto della moneta con metodi che abbattono l’importo dei redditi e che fanno anzi venir meno redditi – ossia che le autorità monetarie mantengano invariato il potere d’acquisto astratto dell’Euro, se per far ciò adoperano misure recessive che mi fanno perdere il posto di lavoro, o mi fanno ridurre lo stipendio nominale. 
In quinto luogo, la policy delle autorità monetarie europee, di fatto, non ha difeso il potere d’acquisto astratto dell’Euro, ma lo ha ridotto notevolmente. 
L’Eurozona è una grande arena darwinistica dove i più forti sopravvivono; i partiti politici italiani sono complici o conniventi 
In sostanza, il potere monetario europeo gestisce l’Eurozona come una grande arena darwinistica, dove si combatte per la vita e per la morte: lascia in essa una quantità di moneta insufficiente, cioè che non basta ai bisogni di tutti, in modo che i paesi membri competano, sbranandosi l’un l’altro, per sottrarsela a vicenda; i più forti, come la Germania, riescono ad attrarre le disponibilità monetarie dei più deboli, e i più deboli soccombono, cioè vengono sottomessi e sottoposti a take-over e impoverimento dai più forti (cioè i loro assets strategici vengono comperati a basso prezzo). In più, tutti io paesi dell’Eurozona sono in competizione coi mercati speculativi finanziari, che tendono a sottrarre loro liquidità attraendola con maggiori rendimenti (sicché le banche stanno togliendo denaro dall’economia reale, pubblica e privata, per giocarla nella bisca finanziaria). Quindi l’Eurozona è come un Colosseo in cui, sotto gli occhi degli odierni Cesari, i gladiatori combattono tra di loro, e in aggiunta agli esseri umani ogni tanto si organizzano irruzioni di leoni affamati che attaccano questo o quel gladiatore. I Cesari acclamano ora la libertà di mercato,, ora l’economia sociale di mercato, sempre l’europeismo. 
I partiti italiani, con poche eccezioni, hanno collaborato a questo spietato piano darwinista. 
Se non si tolgono di mezzo quelle forze politiche collaborazioniste e se non si denuncia questo piano, se non si mette in discussione la permanenza sotto la BCE e l’Unione Europea nell’arena darwinistica dell’Eurozona ,allora non si fa nulla di serio, nulla di idoneo a salvare il Paese da una fine praticamente già decisa e – credo – inevitabile, salvi interventi esterni.

Marco Della Luna 

Il ghiaccio nei fast food è più sporco dell’acqua del water


I fast food sono di nuovo nell’occhio del ciclone. Questa volta ad essere sotto accusa non sono i cibi solidi, ma quelli liquidi. I cubetti di ghiaccio serviti insieme alle bevande, nei fast food, sono stati trovati essere più contaminati e pieni di batteri che non l’acqua del water.
A fare la scoperta è stato un ragazzino americano di soli 12 anni impegnato in una ricerca per la scuola. Lo studente di Chicago, per la sua ricerca scolastica, ha debitamente prelevato sia i cubetti di ghiaccio che l’acqua delle toilette di diversi ristoranti della Florida del sud, per poi portarli alla University of South Florida affinché fossero analizzati.
La sorpresa è arrivata quasi subito, dopo aver visionato i risultati di queste analisi. In molti casi, infatti, il ghiaccio è risultato positivo nei confronti dei batteri E. coli, noti anche come batteri fecali. Questo genere di agente patogeno è responsabile di numerose infezioni in tutto il mondo.
Nonostante ciò, gli esperti ridimensionano la scoperta: non c’è motivo di allarmismo, affermano. Così come non ci sono più probabilità di ammalarsi ingerendo quest’acqua, insieme al ghiaccio, che non quelle che si hanno normalmente quando si va in bagno.

La differenza di presenza di batteri tra l’acqua che compone questi cubetti di ghiaccio e quella del water è che, la prima, spesso viene contaminata dal maneggiamento umano e dalla scarsa predisposizione alla pulizia delle macchine che producono il ghiaccio; la seconda invece proviene direttamente dall’acquedotto ed è in genere sterilizzata a monte. Certo, è accaduto negli Usa, tuttavia varrebbe la pena capire se anche qui da noi il ghiaccio nasconde dei segreti.
L’idea di condurre una ricerca scolastica di questo genere è venuta al ragazzo dopo aver letto dell’acqua contaminata che si trova sugli aerei. Scoprire che questo fenomeno è diffuso, non solo sugli aerei ma anche in altri luoghi, gli ha fatto cambiare idea sull’abitudine di masticare cubetti di ghiaccio.
A scanso di equivoci, meglio dunque bere la propria bevanda senza il ghiaccio, e pertanto meno fredda, fa anche meglio alla salute in generale e alla digestione. [lastampa.it]

Fonte: http://ilnavigatorecurioso.myblog.it/archive/2013/03/29/il-ghiaccio-nei-fast-food-e-piu-sporco-dell-acqua-del-water.html
Tratto da: fonte

Obsolescenza programmata. Se gli elettrodomestici sono progettati per rompersi



Un recente studio tedesco spiega come numerosi elettrodomestici e prodotti di uso comune vengono programmati, dagli stessi produttori, per rompersi dopo 2 anni, cioè dopo la scadenza del periodo di garanzia stabilito dalla legge. Intanto in Francia è stato presentato un disegno di legge per la lotta contro l’obsolescenza pianificata e per facilitare la riparabilità dei prodotti.

Numerosi elettrodomestici e prodotti di uso comune vengono programmati, dagli stessi produttori, per rompersi dopo 2 anni

Secondo un recente e clamoroso studio realizzato in Germania, molti elettrodomestici e numerosi oggetti di uso quotidiano sarebbero programmati dai produttori stessi per rompersi velocemente, ma solo dopo la scadenza del periodo di garanzia, che, almeno per gli apparecchi elettrici, corrisponde a 2 anni dalla data di acquisto.

L’interessante report si intitola “Geplante Obsoleszenz – Entstehungsursachen – Konkrete Beispiele – Schadensfolgen – Handlungsprogramm”(“Obsolescenza programmata – Analisi delle cause – Esempi concreti – Conseguenze negative – Manuale operativo”) ed è stato commissionato dal gruppo parlamentare tedesco Verdi-Bündnis90 e realizzato da Stefan Schridde, esperto in Business Administration, e Christian Kreiss, docente di Business Management all’Università di Aalen (Germania meridionale). 

I due esperti hanno esaminato oltre 20 prodotti definiti “di massa”, cioè di uso estremamente comune, ed hanno analizzato le varie strategie attraverso le quali i produttori pianificano a tavolino questa obsolescenza “precoce”.

Tra gli elettrodomestici, ad esempio, vengono analizzate le stampanti a getto di inchiostro. Dopo aver effettuato un numero (prestabilito a monte) di alcune migliaia di pagine, sul display delle stampanti compare una scritta che indica la “necessità” di una riparazione, mentre in realtà, riuscendo ad azzerare il “contatore” che legge il numero di pagine stampate, l’apparecchio funziona ancora perfettamente.

Esaminando le lavatrici, invece, gli studiosi hanno scoperto che, troppo spesso, le barre di riscaldamento degli apparecchi vengono realizzate con leghe e/o metalli che si arrugginiscono molto facilmente. Così facendo, la loro sostituzione risulta antieconomica per il cliente, che viene costretto, dai produttori stessi, a comprare una nuova lavatrice.



Stefan Schridde e Christian Kreiss hanno esaminato oltre 20 prodotti definiti “di massa”

E poi ci sono gli spazzolini da denti a batteria, dove la pila è sigillata all’interno ed è praticamente impossibile sostituirla quando si scarica. Ma lo stesso discorso vale per i capi d’abbigliamento: nei giacconi invernali, ad esempio, i denti delle chiusure lampo sono fatti “a spirale”, in modo da rompersi molto prima del dovuto. Per le scarpe vengono utilizzate suole incollate che non solo si consumano molto presto, ma che non si possono neppure “scollare”. Col risultato che un paio di scarpe semi-nuove, che potrebbe benissimo essere riparato, diventa di fatto inutilizzabile.

Secondo Schridde e Kreiss, quindi, le aziende utilizzerebbero, intenzionalmente e su vasta scala, materiali scadenti e inserirebbero in prodotti o elettrodomestici tutta una serie di “punti deboli”, in modo che questi siano destinati a rompersi o usurarsi molto rapidamente. Le conclusioni del report sono sorprendenti: “L’obsolescenza programmata è, ormai, anch’essa un fenomeno di massa”, ha dichiarato Schridde al periodico tedesco “Sueddeutsche Zeitung”.

Gli autori sottolineano, inoltre, il fatto che il fenomeno dell’obsolescenza pianificata va di pari passo con “il graduale deterioramento della qualità” e con la “massimizzazione dei profitti” da parte dei produttori. La mancanza di qualità, infatti, viene ampiamente “ricompensata dalla crescita degli utili” nel breve-medio periodo.

Il problema dell’usura ‘precoce’, in realtà, non è un fenomeno del tutto inedito. Da anni, ormai, associazioni e gruppi di attivisti denunciano l’obsolescenza “pianificata” a tavolino dai produttori, ma lo studio di Schridde e Kreiss fa un importante passo avanti.

La maggior parte dei prodotti in commercio sono fatti per durare poco ed essere utilizzati solo per brevi periodi. Troppo spesso non esistono i pezzi di ricambio oppure sono così costosi che all’utente finale conviene comperare un elettrodomestico nuovo, invece che farlo riparare. Questo obsolescenza programmata, però, fa male a tutti: a noi stessi, alla collettività, all’ambiente.



L’usura precoce provoca un enorme spreco di risorse naturali, un aumento dei rifiuti ed un rilevante danno economico per l’intera collettività

L’usura precoce e pianificata a tavolino provoca un inutile spreco di risorse naturali, un aumento esponenziale di rifiuti nelle discariche (per non parlare di tutti i metalli rari e preziosi presenti nei RAEE-Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e un enorme danno economico che ricade non solo sui singoli cittadini, ma anche sull’intera collettività.

Secondo i due esperti, infatti, se i consumatori tedeschi non fossero “costretti” a comprare continuamente elettrodomestici e prodotti nuovi a causa dell’obsolescenza programmata, potrebbero risparmiare, complessivamente, 100 miliardi di euro all’anno. È questa l’entità dei “danni economici” causati dall’obsolescenza pianificata nella sola Germania.

Lo studio si conclude con un vero e proprio “manuale pratico” nel quale gli autori danno ai lettori “oltre 70 consigli e suggerimenti per mostrare come i singoli cittadini, la società civile, i produttori e, soprattutto, la politica possono agire al fine di arrestare il fenomeno dell’obsolescenza programmata”.

Stefan Schridde, infine, ha anche lanciato una campagna di informazione online su questo tema, dal titolo significativo “Murks? Nein Danke!” (che possiamo tradurre con l’espressione “Fregatura? No grazie!”). Come spiega lo stesso Schridde, si tratta di una “campagna contro la produzione di beni effimeri attraverso l’obsolescenza programmata e in favore di prodotti sostenibili e di qualità, cioè in favore della facilità di riparazione, ottimizzazione dell’usabilità, fornitura gratuita dei pezzi di ricambio, miglioramento dei periodi e dei regimi di garanzia, efficienza nell’uso delle risorse, economia circolare basata sul riciclo”.

Intanto in Francia, il gruppo parlamentare ecologista al Senato ha da poco presentato un disegno di legge per la lotta contro l’obsolescenza pianificata e per facilitare la riparabilità dei prodotti. Questo potrebbe coincidere con l’estensione del periodo di garanzia a tre anni per i beni commercializzati entro il 2014, a quattro per quelli immessi sul mercato nel 2015 e cinque anni per quelli commercializzati nel 2016, e con l’introduzione di un reato di obsolescenza, punibile con due anni di reclusione e una multa di 37.500 euro.

La BCE conferma: In Europa i depositi bancari non sono sicuri





Il membro olandese della BCE Klaas Knot conferma : l’esproprio di depositi bancari  rientra in futuro nella “politica europea di liquidazione”. La BCE pretende che le banche rimettino a pari i loro bilanci. Il risparmiatore comune dovrebbe quindi riflettere bene sia sulla somma di danaro sia presso quale banca la voglia lasciare in deposito.

Ora sono le banche centrali che hanno preso in mano il comando del nuovo ordine del sistema bancario europeo- Il membro della BCE olandese e presidente della banca centrale del suo paese, Klaas Knot ha confermato giovedì durante un convegno ciò che aveva già annunciato la settimana scorsa Jereon Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo: la ristrutturazione delle banche europee verrà effettuata come dall’esempio di Cipro. Tutti i depositi bancari, se necessario, verranno espropriati. Dijsselbloem aveva detto che l’affare Cipro rappresenta per l’Europa una prova generale . Poi ha ritirato tutto. Dopodiché Benoit Coeuré della BCE ha affermato che Cipro è un caso a sé.

Ora  Knot, come da articolo del giornale Het Financieele Dagblad,  ha  provveduto a   chiarire : „ Non c’è nulla da eccepire alle affermazioni di Dijesselbloem . Quanto da lui affermato è ciò che viene discusso in Europa già da tempo. Questo modus operandi sarà parte del processo con cui in Europa verranno liquidate le banche”. Le banche devono riportare a pareggio i loro bilanci, per cui sarà necessaria trasparenza nel settore bancario. Dopodiché le banche dovranno sbarazzarsi da chi procura perdite.
Reuters ha avuto conferma dall’addetta stampa di Klot che le affermazioni dell’olandese non sono dei malintesi. La stampa internazionale è  ormai  molto attenta da quando Dijsselbloem ha cercato di imbrogliare la FT e Reuters.

Klot presenta ufficialmente la nuova dottrina della BCE: Cipro  rappresenta  semplicemente un campo di prove generali. Nel settore bancario questa è la nuova situazione : i tanto decantati risparmi sicuri non valgono la carta sulla quale sono stampati (vedi qui) .

Concretamente: il  cliente semplice di una banca dell’Eurozona non può più essere sicuro quando porta I suoi soldi in banca (altro qui)

Deve raccogliere informazioni sulla sua banca studiandone i bilanci o cercare di  visionare gli affari sui Derivati,  altamente esplosivi, segreti e che non hanno l’obbligo di indicare nei bilanci. E per dirlo in maniera molto chiara: entrambe le cose sono impossibili, poiché nonostante conoscenze altamente professionali è attualmente impossibile valutare i rischi di una banca. La maggior parte dei bilanci sono menzogne raffinate che non capisce nessuno e che nessuno deve poter capire

D’altra parte è un fatto positivo che la BCE finalmente parla chiaro. Probabilmente non c’è altra alternativa se non quella di rianimarle .

Per I risparmiatori, proprietari di libretti di risparmio e aziende , l’annuncio di Knot  è un messaggio eloquente: devono prendere subito dei provvedimenti. Se nel caso di Cipro v’erano ancora dubbi sul fatto della sicurezza dei depositi bancari, con chiara spiegazione di Knots ora è ufficiale.
Questa notizia è particolarmente negativa per le medie imprese, poiché non vi sono , per motivi pratici, alternative al conto bancario. Ci si deve rendere  conto che può accadere a tutti, che da un giorno all’altro possono essere espropriati –  ma di ciò che li danneggia più di tutto :della liquidità. Quando lo Stato viene di notte come un ladro, l’azienda non è più in grado di pagare gli stipendi ed allora incombe il pericolo dell’insolvenza (come accade concretamente è documentato qui )

Quindi le imprese devono decidere se conservare in azienda contanti consistenti. Forse ci sarà addirittura il ritorno alla “busta classica” , cioè stipendi pagati in  contanti.

La fredda decisione delle banche centrali di risanare  a discapito dei clienti delle banche, è chiara: I soldi guadagnati e che servono per la gestione dell’impresa vanno tenuti ovunque tranne che in banca.
Guarda caso questa notizia Knot la dà il giovedì Santo: sono iniziate le vacanze pasquali e quasi nessuno fa ci fa caso. Cos’è che disse Wolfgang Schäuble? „I depositi bancari sono una questione delicata, per cui vanno fatti solo  il fine settimana “

La situazione a quanto pare è talmente seria che è valida anche come annuncio dell’esproprio.

Tratto da http://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/2013/03/30/ezb-bestaetigt-die-bank-guthaben-in-europa-sind-nicht-sicher/
(Traduzione : Gabriella Cavallucci)

Fonte:deutsche-wirtschafts-nachrichten

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