Andando avanti di questo passo e pignorando anche cani e gatti, quindi “elementi giuridici che hanno una ritorsione sull’affetto” come riporta Fanpage, chi ci assicura che Equitalia non ci porterà via anche i nostri figli? Potrebbero decidere di metterli all’asta e venderli a chi fa esperimenti sui bambini, perché no? Poi si lamentano se gruppi di disperati assaltano le sedi di Equitalia:
quando riusciremo a liberarci di questo mostro?
Da oggi Equitalia equipara un cane o un gatto ad un televisore, un mobile, un frigorifero o una automobile. Eh sì, perché nll’elenco dei beni ‘oggetto di pignoramento’ ci finiscono anche gli animali domestici. Si potranno sequestrare considerandoli fonti di reddito.
A confermarlo un ufficiale giudiziario intervistato nella trasmissione Ballarò del 16 aprile: “Si possono pignorare anche i cani” aveva detto. Per quanto secondo la nostra legislatura gli animali siano “res” e non detentori di diritti o sentimenti, una cosa per essere pignorata deve essere “valutabile”.
Tuttavia non si può dare un valore a un animale domestico (è invece possibile per gli animali da stalla, ad esempio, come le mucche ) perché il suo valore è meramente affettivo. In questo caso si parla di “ritorsione sull’affetto” e vieta a un ufficiale giudiziario di pignorare quelle ‘cose’ che possano avere un valore affettivo (come ad esempio le fedi nuziali o gli oggetti sacri) per evitare che l’azione di pignoramento si trasformi in una sorta di ritorsione psicologica sul debitore.
La Brambilla scende in campo contro i pignoramenti di cani e gatti
A scendere in campo contro la pignorabilità di “beni” è scesa Michela Vittoria Brambilla ex ministro del turismo e considerata da sempre una ‘pasionaria’ quando si parla di diritti degli animali.
L’onorevole di Forza Italia aveva già presentato all’inizio della legislatura un provvedimento in materia, mediante l’introduzione di un bis all’articolo 2911, quello che elenca oggetti e soggetti animati che non possono essere oggetto di pignoramento.
“Ormai – spiega la Brambilla – si è affermata una nuova sensibilità collettiva. Gli animali domestici sono considerati alla stregua di veri e propri componenti della famiglia. Le loro esigenze vanno rispettate. Purtroppo, però, negli ultimi anni, in più di una vertenza giudiziaria, molti animali domestici sono stati pignorati e messi all’asta e sono finiti nelle mani di chiunque, esattamente come succede per auto e mobili o per qualunque altro oggetto superfluo”.
fonte: http://www.infiltrato.it/politica/follia-equitalia-si-possono-pignorare-anche-cani-e-gatti-ci-porteranno-via-anche-i-figli
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1 commento:
dipende se riesci a pigliarmelo il cane!!! ahahhah, ma dai, è da fessacchiotti!
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