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Il tuo sindaco DEVE dirti dove vanno i soldi della Tasi,è previsto dalla legge ma non lo sai

investimenti tasiLo sapevi che i sindaci sono tenuti a comunicare,per LEGGE,ai cittadini l’incasso totale ottenuto con la Tasi e l’uso che ne faranno?Ma nessun sindaco lo fa. La legge che ha istituito la Tassa
sui servizi indivisibili dice chiaro e tondo che i sindaci devono indicare in modo “analitico” non solo il gettito incassato dagli immobili, ma anche l’uso che se ne fa in termini di servizi pubblici finanziati. E lo devono fare in modo chiaro e trasparente,non solo perché la trasparenza è un obbligo di legge,ma proprio per la natura stessa della Tasi, da quest’anno e per la prima volta nella storia italiana non più imposta sul patrimonio immobiliare, ma tassa per i servizi ricevuti. Ecco la legge in questione La Legge 147 del 2013 (Legge di Stabilità), che ha istituito la TASI, all’art.1 comma 682 ha disposto che i Comuni con proprio Regolamento dovevano determinare non soltanto le aliquote, le detrazioni, esenzioni, ecc. ma anche “l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI e’ diretta. QUINDI CHIEDI AL TUO SINDACO I BILANCI DELLA TASI,NON POTRA’ RIFIUTARSI,COMINCIAMO A FAR RISPETTARE ANCHE A LORO LA LEGGE! In quasi tutti i comuni d’Italia però non va assolutamente cosi’! E’ proprio quindi che che le leggi ci sono ma nessuno le attua,allora non è la costituzione ad essere sbagliata,ma è la casta politica (locale e non) che ne la applica e ne mette a conoscenza i cittadini di ciò che essa prevede,come per esempio in questo caso,il loro DIRITTO ALLA TRASPARENZA… Ecco allora perchè vogliono in fretta e furia modificare la costituzione per “cambiare l’Italia” dicono,o per renderla adatta ai loro interessi più che a quelli dei cittadini? Clicca su MI PIACE per seguirci su Facebook Il Servizio politiche territoriali della Uil è andato a spulciare nei meandri dei documenti contabili di otto grandi città – Roma, Milano, Torino, Genova, Bologna, Venezia, Firenze e Napoli – per capire che fine fanno le tasse sulla casa,scoprendo che servono a coprire in media poco più di un terzo dei servizi,quindi dove va a finire il resto dei soldi? Il risultato, dovuto alla scarsa trasparenza dei bilanci, è poco limpido. Nella capitale c’è già confusione sull’effettivo importo da ricevere. Nel regolamento, infatti, viene indicato che la città dovrebbe incassare 572 milioni, ma nel bilancio di previsione sono indicati 636 milioni di introiti. Fermo restando la disorganizzazione interna al Comune, le cifre risultano così impiegate: 300 milioni alla “mobilità e ai trasporti” e 47 alla “manutenzione stradale, del verde pubblico e illuminazione”. Milano, invece, dovrebbe incassare 165 milioni e di questi 77 saranno destinati all’ordine pubblico e alla sicurezza, 57 milioni andranno ai trasporti e 18 all’ambiente. Torino, secondo il bilancio, dovrebbe ottenere 136 milioni di euro: 71 andranno ai vigili, 18 all’illuminazione e un milione verrà utilizzato per le fontanelle. Napoli non indica quanto dovrebbe incassare e neanche indica la ripartizione dei soldi, si sa soltanto che con la Tasi finanzierà “l’ambiente, le strade, l’edilizia, l’anagrafe, la sicurezza, l’assistenza e il commercio”. Firenze, invece, dovrebbe incassare 40 milioni. Metà andranno alla polizia locale e all’ambiente, 14 ai servizi socio-assistenziali e 282mila euro ai servizi bibliotecari. Bologna e Genova, che incasserebbero rispettivamente 48 e 73 milioni, riservano una parte degli introiti al “costo degli organi istituzionali”. In altre parole gli stipendi dei sindaci e dei consiglieri comunali. Fonti: http://www.repubblica.it/economia/2014/09/08/news/tasi_i_comuni_incassano_milioni_ma_non_dicono_come_li_spendono-95238554/ http://www.ilgiornale.it/news/economia/tasi-aumentano-aliquote-vengono-spesi-i-soldi-1049944.html

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