Senza parlare il nostro cane può mostrare affetto in diversi modi... che magari tu non capisci! Vuole dirti che è felice ma tu non lo sai! Ecco alcuni comportamenti da riconoscere.
Diciamo subito che questo non è un argomento facile da trattare. Come capire se il cane mi ama? Come capire se il cane mi vede come leader del branco? Il problema sta tutto nel fatto che quando ci si chiede una cosa simile si ragiona in termini umani e non canini. L’amore del cane per l’uomo non può essere inteso in senso umano, stiamo parlando di due specie diverse, bisognerebbe adattare il concetto di amore umano plasmandolo con la mente canina. Anche perché molto spesso attribuiamo a determinati gesti e posture del cane un significato umano, mentre in realtà vogliono dire tutt’altro.
I segnali per capire se il nostro cane ci ama
Facciamo un gioco: adesso parlerò di un po’ di segnali, atteggiamenti e comportamenti del cane a cui noi di solito attribuiamo un significato limitandoci a ragionare come esseri umani e per contro andremo a vedere invece cosa significano nel linguaggio canino. In generale i proprietari di cani pensano che il loro cane li ami alla follia se:
- il cane gli dà i bacini: approfondiremo meglio l’argomento, tuttavia quando un cane ci lecca la faccia ecco che scatta l’umano-pensiero: “Il cane mi vuole bene perché mi dà i bacini”. A parte il fatto che neanche quando due umani si danno dei baci vuole necessariamente dire che ci si voglia bene (baci di circostanza? Baci di saluto? Vogliamo parlarne?), ecco che a maggior ragione il significato del leccamento del cane non è quello del bacio. Il cane può leccarci per una richiesta di attenzioni o di cibo, ricordandosi che quel gesto lo faceva quando era cucciolo con la madre per farle rigurgitare il cibo. Quindi il leccamento del cane non è intesto come “Ciao umano, sei tornato, ti voglio bene, ti do i bacini” bensì è più un “Ciao umano, finalmente sei tornato, lieto di rivederti, mi nutri?”. In altri casi il leccamento è indice di sottomissione, può essere un segnale di pacificazione, quindi come vedete bisogna capire il linguaggio del cane e non trasformarlo per pigrizia e comodità in linguaggio umano, altrimenti il rischio di fraintendimenti è alto
- il cane gli salta in testa o addosso: rientri in casa e il cane ti fa le feste e ti salta in testa. Ora, un certo grado può andare bene, ma se il cane ti salta addosso di continuo non è proprio amore, bensì è ipereccitabilità, cosa ben diversa dalla felicità e dall’amore
- il cane gli mette le zampe sulle spalle: in realtà non ci sta abbracciando, potrebbe essere un gesto di dominanza da parte del cane. Significa non che ci vuole bene, ma che non ci vede come capobranco e che quindi per lui non siamo il capo, bensì dei gregari
- il cane gli monta la gamba: idem come sopra, non vuole dire che il cane ci voglia bene, ci sta dicendo che è lui il nostro capobranco. E se noi lo facciamo fare, incoraggiamo questa sua decisione di essere il capobranco, gli stiamo dicendo “Ok, sì, hai ragione tu, tu sei il mio leader”
- il cane chiede continuamente cibo: molti proprietari sono contenti se il cane gli chiede il cibo mille volte al giorno e per soddisfarli (e per autogratificare se stessi) gli danno da mangiare mille volte al giorno. L’unico risultato è avere un cane obeso che in realtà non ci ama per questo, ma che ci vede solo come un mezzo per avere cibo. “Il mio cane mi ama, mi chiede continuamente da mangiare e io per renderlo felice gliene do, così sono felice anche io”… in realtà il pensiero canino è “Umano, tu hai la volontà più debole di tutto il nostro branco, se ti faccio gli occhioni mi nutri tutte le volte, nutrimi, nutrimi, nutrimi…” di amore qui ce n’è poco, golosità tanta. Lo prova il fatto che basta cambiare la persona che lo nutre e il cane mangerà comunque: vuole che qualcuno gli dia quel cibo, non importa chi sia a darglielo
- il cane ci ubbidisce quando gli diamo un premietto: se i rinforzi positivi per insegnare qualcosa al cane vanno bene, bisognerebbe entrare nell’ottica che il cane deve imparare ad eseguire determinate azioni e comandi non perché sa che poi mangerà il goloso pezzetto di wurstel, ma perché vuole compiere quella determinata azione per noi e insieme a noi. Il cane che si mette seduto ogni volta che tiri fuori un wurstel e che fissa solo quello, ignorando l’umano che regge il wurstel, non è un cane che ama quell’umano, ma è un cane che ama il wurstel
- il cane scodinzola: non è sempre vero che cane che scodinzola = cane che felice che mi ama. Potrebbe essere uno scodinzolio da “Ciao umano, lieto della tua presenza” o “Ciao umano, giochiamo?” che però potrebbe essere indirizzato a chiunque. Così come a volte lo scodinzolio del cane indica un cane nervoso o un cane in procinto di attaccare, bisogna sapere interpretare il linguaggio corporale del cane
- il cane mi segue ovunque come un’ombra: sbagliatissimo, il cane che ti segue ovunque tu vada come un’ombra, che non puoi fare un passo fuori dalla stanza senza che lui ti segua non è un cane che ti ama e che è felice, è un cane ansiosoe che ha sviluppato un iperattaccamento a quella determinata persona a causa del fatto che questa persona, quando era cucciolo, non ha saputo insegnargli la necessaria indipendenza. Anche qui rientra un discorso di autogratificazione del proprietario: sentire che qualcuno è totalmente dipendente da te fa sentire alcune persone (insicure di base) migliori e più forti, ma lo fa a scapito del benessere del cane. Si tratta di un comportamento morboso e ossessivo, quindi non di un comportamento naturale
- il cane dorme con me nel letto: diciamo che anche questo segnale viene spesso frainteso. Il leader del branco dorme in posizione sopraelevata, facendo salire il cane sul letto tu gli stai dicendo “Sei tu il capobranco” ed ecco che il cane si accoccola soddisfatto. E tutti a scambiare questo comportamento per amore incondizionato. Ricordatevi che i cani sanno cogliere ogni nostra minima debolezza e da bravi animali da branco ne approfittano: “Tu sei un leader debole, mi mandi segnali confusi, non sai neanche tu quello che vuoi? Non c’è problema, ti sostituisco io”
- il cane è geloso del mio fidanzato, non mi fa avvicinare a lui: ecco, la possessività già in umana non la considero amore, ma nel caso del cane ancora meno. In questo caso il cane ci considera una cosa di sua proprietà e il fatto che non rinunci al suo comportamento errato nei confronti del fidanzato, significa che non ci riconosce minimamente come capobranco
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