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Sacchetti di plastica a pagamento: inizia la “resistenza” degli italiani – FOTO

Dal primo gennaio, come ormai sapranno tutti gli italiani, è scattata la tassa sui sacchetti di plastica dei reparti di frutta e verdura dei supermercati. Come scrive Libero, i sacchetti saranno venduti inizialmente a 2 centesimi l’uno. Pochi spicci, verrebbe da dire. Insomma… Su Affari Italiani leggiamo che si stima che in Italia, ogni anno, ne consumiamo circa 2 miliardi. Il giro d’affari, dunque, sarebbe di 400 milioni di euro l’anno.

Coincidenza: sempre su Affari Italiani scopriamo che Catia Bastioli, la «manager renziana», è l’amministratore delegato di Novamont, l’unica azienda italiana che produce il materiale per realizzare i sacchetti bio. La «manager amica di Renzi», come titola Libero, nel 2011 ha anche partecipato come oratrice alla seconda edizione della Leopolda renziana. Saranno coincidenze? Sarà che gli italiani sono troppo maliziosi? Chissà… Intanto è partita la “resistenza”.


Su Facebook gira un messaggio privato stile catena di sant’Antonio che invita a boicottare per un mese i prodotti contenuti nei sacchetti. Ma c’è un’alternativa che pare ancora più ingegnosa. Alcuni utenti sono andati a fare la spesa e hanno pesato la frutta e la verdura in questo modo. Le foto hanno avuto migliaia di condivisioni e sembra che i commessi dei vari supermercati si dovranno armare di tanta pazienza in questa prima fase del 2018. Certo, comprare le noci rimarrà un problema…





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