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Vaccini killer e il ritorno del lockdown. Si scrive Draghi ma si legge Conte ter




06/04/2021 - Tante belle novità dalla penisola più inguaiata del pianeta.
L’anno scorso all’inizio della primavera si era tutti in lockdown e zona rossa, con necessità di autocertificazione per spostarsi anche nel proprio comune, e dopo la bellezza di un anno siamo allo stesso punto di prima, con la zona rossa estesa a mezza Italia, l’altra metà in arancione e sempre a rischio di passare al rosso, autocertificazioni per circolare, coprifuoco dopo le 22, negozi, bar e ristoranti chiusi, tutti con la museruola anche all’aperto, eccetera eccetera.
Insomma, tutto quello che non andava nel Conte Bis è stato puntualmente riproposto nel governo Draghi, con la felice novità della campagna vaccinale in corso, che sta mietendo vittime e gravi reazioni avverse tali che forse è preferibile prendere il Covid, visto che quello almeno mette in pericolo solo gli ultrasettantenni con più patologie.
Il vaccino di AstraZeneca, invece (ma anche quello Pfizer non scherza) sta causando in tutta Italia una serie di decessi “anomali” ma naturalmente “senza correlazione” con il trattamento sanitario, e questa volta anche tra trentenni e quarantenni, come ben testimoniato da questo elenco (pur limitato ai casi più eclatanti) redatto da Vox Italia.

Verrebbe da dire che, dopo aver fatto fuori gli anziani col Covid, ora i nostri malthusiani, registi della pandemia e delle sue conseguenze, stanno procedendo con tutto il resto della popolazione, con vaccinazioni di massa attraverso un prodotto
sperimentale, cioè non sicuro e non adeguatamente testato.
Ma chi vuole fare da cavia in nome de La Scienza, si accomodi pure.

In un articolo precedente abbiamo scritto che i vaccini di Pfizer e ModeRna, oltre ad essere sperimentali, corrispondono ad una terapia genica, cioè sono in grado di modificare il Dna dei riceventi trasformandoci in Ogm, usando le parole della virologa Gismondo.
L’AstraZeneca invece non dovrebbe avere queste caratteristiche, ma i danni che sta facendo dimostrano la pericolosità della sperimentazione su umani di un vaccino non adeguatamente testato (la stessa Gismondo parlava della necessità di una sperimentazione di 20 anni per dichiarare un vaccino sicuro).



E così, alla Dittatura Sanitaria dello scorso anno si è aggiunta la follia delle vaccinazioni sperimentali di massa, quando le cure (che ci sono, come la plasmaferesi, l’idrossiclorochina e adesso gli anticorpi monoclonali) sono sempre state osteggiate, preferendo il protocollo “tachipirina e vigile attesa” che, con il divieto di autopsie del 2020, ha contribuito non poco ad aumentare il bilancio dei decessi.
Materiale per la magistratura, se non fosse tutta iscritta al Partito Democratico. In compenso Speranza è ancora lì, e prosegue la sua opera devastatrice.

Un’altra che è ancora lì è la Lamorgese, l’aguzzina di Pasqua, quella che mandava le Forze dell’Ordine ad usare il pugno di ferro verso chi osava farsi una grigliata in famiglia, godersi una passeggiata solitaria in spiaggia o cercare di raggiungere la propria seconda casa.
Ce la ritroviamo ancora a rovinare la seconda Pasqua e la seconda Primavera di seguito, mentre naturalmente continua a chiudere un occhio sui clandestini che sbarcano nel nostro Paese, sani o infetti che siano.
Rimarrà per sempre nei nostri cuori, questo è chiaro.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma se le cose stanno filando esattamente come lo scorso anno, con la libertà di movimento cancellata in modo illegittimo, con le attività commerciali chiuse e in fallimento, col coprifuoco e con gli italiani chiusi in casa nel periodo che dovrebbe essere il più felice dell’anno, che diavolo ci fa ancora la Lega al governo con questa gente? Davvero basta qualche poltrona per ingoiare tutto quello che non andava bene lo scorso anno?

E’ chiaro che, stando così le cose, tutto il dissenso finirà per incanalarsi nel partito della Meloni e nella nascente coalizione sovranista che fa capo a Italexit di Paragone, cui hanno aderito di recente anche Matteo Brandi, Marco Mori e Marione Improta.
E ha proposito di questo, rilanciamo la proposta di una coalizione sovranista (e quella composta da Italexit, Vox e Fsi costituisce una buona base da cui partire) allargata a tutti coloro che siano contro Euro, Ue e dittatura sanitaria (e anche contro la Nato, perché con Biden illegittimamente al governo degli Usa c’è poco da stare tranquilli, vedi i nuovi bombardamenti in Siria e le provocazioni a Putin), ma pronta a entrare nella coalizione di centrodestra, dialogando in particolare con Lega e FdI, perché da questa situazione si esce solo superando il 50% dei voti alle politiche e non solo oltrepassando la soglia di sbarramento.
Una volta entrati nelle istituzioni con il giusto peso elettorale, ci sarà modo di discutere con gli alleati di governo le priorità di una tale coalizione.



Al resto della popolazione, ribadiamo quanto scritto pochi mesi fa: occorre una decisa Disobbedienza Civile, contro le vaccinazioni sperimentali, contro l’obbligo di mascherine (specie all’aperto), contro il lockdown, contro il coprifuoco, contro le limitazioni agli spostamenti, contro le chiusure coatte, contro l’iperestensione dell’uso di internet a tutti gli aspetti della vita sociale, contro il tracciamento di massa.
E serve tornare a denunciare il governo per il furto di libertà in atto come si è già fatto con il Conte Bis.

Quello che vediamo in atto è lo svolgimento del Grande Reset, come teorizzato da Klaus Schwab, il presidente esecutivo del World Economic Forum di Davos e grande amico di Bill Gates: l’utilizzo della pandemia per la messa in atto di una serie di cambiamenti antropologici, economici e sociali destinati a durare a lungo e pianificati con cura da anni.
Il Covid è stato solo il detonatore necessario (e pianificato anch’esso) per dispiegare questa agenda, secondo i più classici dettami della Shock Doctrine, la dottrina dello shock.
Se non si vuole che questa follia diventi la “nuova normalità”, occorre rigettarla con decisione immediatamente.

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