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I nostri parlamentari che giocano con l'Ipad durante le sedute della Camera.

Tra qualche giorno non sarà più possibile fotografare i parlamentari che,invece di lavorare e preoccuparsi della sorte del paese, stanno giocando o si stanno facendo gli affari propri.
I fotografi parlamentari (la Camera ne conta circa 38-39) avranno un tesserino fotografico e sottoscriveranno un impegno a “non utilizzare gli strumenti di ripresa fotografica o visiva per cogliere con essi gli atti o i comportamenti dei deputati e dei membri del governo presenti nell’Aula della Camera, normalmente non rilevabili se non tramite l’utilizzo di particolari strumenti tecnologici, che non risultando essenziali per l’informazione sullo svolgimento dei lavori parlamentari si risolvano in un trattamento di dati personali non consentito, con conseguente violazione della privacy ovvero della lesione del diritto di riservatezza delle comunicazioni”.L’impegno sottoscritto è anche a “non diffondere in ogni caso e a non conservare immagini di tali atti o comportamenti eventualmente colte”.
La violazione degli impegni assunti comporta “la cancellazione dall’elenco dei soggetti autorizzati ad accedere in tribuna stampa”. Le regole, che entreranno in vigore dal 29 novembre, varranno anche per i cineoperatori cui viene dato un permesso semestrale. Infine, la tribuna dedicata ai fotografi non sarà unica, quella cioè che si trova sopra i banchi dei deputati del Pdl e di Fli che, come ha sottolineato il pidiellino Gregorio Fontana durante l’ufficio di presidenza, risultano “penalizzati”: i fotografi saranno distribuiti sulle diverse tribune con un criterio di rotazione.
TRATTO DA: notizie.tiscali.it

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